lunedì 18 luglio 2016

Come tenere a memoria quello che leggiamo

Bello leggere, bello imparare dai libri nuove cose, nuove nozioni.

simpson

Leggere sì, ma quello che è importante è il ricordare.
Qui c'è la parte più complicata, ritenere a mente quello che si è letto, in una sola parola ricordare.

Per comprendere il meccanismo bisogna fare un passo indietro e dare uno sguardo alle ultime ricerche fatte sul funzionamento del nostro cervello.

MEMORIA

Sono stati due studiosi, Sperry e Ornstein a darci una spiegazione dell'anatomia cerebrale.

Il cervello umano è diviso in due emisferi uniti da una membrana detta corpo calloso.

Fin qui l'anatomia, ma la scoperta di Sperry e Ornstein  riguarda il funzionamento di queste due parti.


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L'emisfero destro è la parte del cervello deputata ala creatività, all'arte, al genio.
L'emisfero sinistro è quello che si occupa di schemi, logica

Il segreto dei geni è la capacità di far funzionare in contemporanea le due parti.

Un esempio: Leonardo da Vinci, che accoppiava le doti di rigoroso scienziato, cultore della matematica e dell'ingegneria a doti non comuni di artista, basti pensare alla Gioconda, alla Vergine delle Rocce o al Cenacolo per comprenderlo.


leonardo
Leonardo da Vinci


Ma veniamo a un esame più approfondito del meccanismo della lettura e a quello dell'assimilazione dei contenuti letti.

Analizziamo il processo: 
quando si legge la prima operazione è la visione dei segni, sotto forma di alfabeto che troviamo scritti su un libro. Il cervello si mette in funzione: gli impulsi ottici vengono trasmessi al cervello. Si tratta, fino a questo di un vero e proprio processo fisico.
A questo punto c'è la fase iniziale della comprensione e quella più profonda.
Siamo giunti alla ritenzione, cioè quello che abbiamo letto viene depositato, da qualche parte nel nostro cervello.
A questo punto il processo , per molti si blocca, perché viene la parte che riguarda la memoria, la capacità, cioè di richiamare le informazioni che sono codificate nella nostra testa.


pico della mirandola
Pico della Mirandola

Questo passaggio, così penoso, soprattutto per gli studenti, si può migliorare.


Il segreto sta in quello precedentemente esposto, cioè nella suddivisione in emisferi del cervello.
C'è bisogno di esercizio per entrambe le parti, ma soprattutto il processo della memoria deve riguardare tutti e due gli emisferi.
Come fare?
Prima di tutto abituarsi a ricordare. I Pitagorici, ad esempio erano abituati a rammentare, ogni sera tutto quello che avevano fatto durante la giornata, minuto per minuto. Ciò accadeva, perché il sapere matematico veniva tramandato tra i vari discepoli solo per via orale, per cui era necessario disporre di un'ottima memoria.
pitagora
Pitagora
Esercizio, ma anche qualche trucco.


einstein
Einstein

Qui sono i Latini ad venirci incontro.

Per ricordare, bisogna associare, bisogna creare dei legami tra i due emisferi cerebrali.
Un concetto, una formula o una semplice lista di parole possono essere ricordate se vengono associate a degli oggetti, a delle cose buffe, a filastrocche o anche a oggetti sessuali.

Un'altra tecnica è quella delle stanze del palazzo. 

Bisogna immaginare un palazzo sia esso reale o anche solo di fantasia. Percorrere con la mente le sue stanze, vedere gli oggetti in esso sparsi. Per ricordare basterà camminare per le stanze, riporre le cose da ricordare nei vari posti per poi ritrovarle quando si vuole.
Un esempio. Pensiamo a una casa con un ingresso composto da un attaccapanni, uno specchio, un mobile con tre cassetti, poi un lungo corridoio con delle panche. A destra la prima stanza una cucina con il suo tavolo le sue 4 sedie, il piano di appoggio, i fuochi. Uscendo di nuovo sul corridoio si imbocca la camera da letto, con i comodini a tre cassetti, il letto e l'armadio a quattro ante.



Mettiamo che dobbiamo ricordare una lista della spesa composta da caffè, pasta, fagioli, latte, frutta, uova e spinaci. Apriamo la porta della nostra casa e immaginiamo di vedere un enorme bricco di caffè che spunta dall'attaccapanni, facciamo un passa indietro spaventati e imbocchiamo il corridoio. Sulle panche del corridoio pacchi di pasta a volontà. Ne prendiamo alcuni li portiamo in cucina e vediamo che sul tavolo ci sono decine di fagioli. Usciamo sconfortati . Notiamo all'ingresso della camera da letto una bottiglia di latte a cui è legato un filo. Lo seguiamo e alla fine del filo troviamo della frutta. Prendiamo la frutta appesa, apriamo l'armadio, ma ci cascano delle uova in testa. facciamo per prendere un asciugamano dal cassetto e troviamo un pupazzo di braccio di ferro con in mano un barattolo di spinaci.


successo


E' solo un esempio in cui ho cercato di dimostrare, rapidamente come è possibile ricordare.
A voi gli esperimenti più strani, a voi il peso dell'esercizio.
Ma ricordate, che non è mai troppo tardi per imparare


Conclusioni

La nostra memoria non invecchia ed è capace , ameno di malattie, di ricordare una grande quantità di cose, anche riguardanti fatti di decenni prima.
La capacità mnemonica si può allenare con l'esercizio  cos' come accade per tutte le altre parti del corpo umano. Le tecniche sono dei metodi che possono guidarci nel processo di immagazinamento delle informazioni e sono un valido ausilio.
C'è anche da considerare che gli studi sul cervello e sul suo funzionamento sono relativamente recenti, per cui sono possibili nuove scoperte in questo campo.

Sarebbe bello conoscere il vostro pensiero. Sapere se avete problemi di memoria e come li affrontate.
Quali sono i vostri trucchi per ricordare?
Usate qualche app?
Ditelo nei commenti sarò felice di rispondervi!







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