Ogni tazza di tè rappresenta un viaggio immaginario.
(Catherine Douzel)
Confesso che per me è difficile restare concentrato per molto tempo.
Sia quando lavoro per la mia azienda che quando, per diletto, scrivo nel mio blog dedicato a Napoleone
, a proposito se vuoi dargli un'occhiata puoi farlo ora, leggi il blog , mi distraggo spesso.
Il più delle volte mi rifugio nei miei pensieri, che vagano da una parte all'altra come una mosca impazzita in una stanza. Il rimedio principale che adotto è quello di ascoltare della musica. La sensazione di qualcosa che parla al mio cervello sotto forma di note musicali mi fa restare sul pezzo.
In questo momento ascolto una raccolta di musica celtica.
In questo momento ascolto una raccolta di musica celtica.
Un'altra debolezza di quando lavoro da casa è quella del frigorifero.
Ecco un'altra scabrosa confessione. Pur di alzarmi dalla sedia, il mio cervello mi indica di bere o di mangiare. Ecco allora che una sete irrefrenabile mi assale insieme a languorini irrestibili.
La mia testa piomba nel frigo alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i dent. Il mio stomaco accetta tutto, pezzi di formaggio, wurstel crudi, insaccati. Sono arrivato anche a spalmare sul pane maionese o salsa barbecue.
Quando non è la fame a tirarmi giù dalla sedia è la sete. Acqua, succhi di frutta e qualsiasi altra cosa liquida possa incontrare viene ingurgitata all'istante.
Capitolo a parte il caffè!
In passato ero un consumatore incallito. Un consumatore, non un degustatore. Il caffè lo prendevo per fare delle pause perchè non è che mi attirass particolarmente. Non trovavo nemmeno troppa efficacia dalla caffeina, tanto che lo bevevo enza insonnia anche poco prima di andare a letto.
La salute, il cuoricino in particolare mi ha tradito per cui il caffè non è completamente bandito, ma fa capolino al mattino a colazione e appena dopo pasto con l'illusione d contrastare l'abbiocco post prandiale.
C'è una bevanda, però che è la mia preferita per quello che rappresenta durante la giornata: il tè.
Quando bevo una tazza di tè e lo faccio come se fossi una vecchia signora inglese intorno alle 5, il tempo sembra fermarsi. Anzi per meglio dire il tempo si dilata.
Il momento del tè è quello in cui veramente il flusso dei miei pensieri sembra fermarsi. Niente più preoccupazioni, niente fantasmi del passato che purtroppo angosciano la mia esistenza.
Niente di niente. Solo la fumante tazza di tè e me seduto in poltrona.
In quei momenti non sento rumori, non mi arrivano le notifiche dello smartphone, non mi disturbano i rumori stradali.
La sensazione dura in effetti solo 5 minuti, ma per me è come se mi fossi fermato almeno per un'ora intera.
Io e il mio té delle 5 siamo amici da sempre.
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