Di cosa parlo? Quale argomento devo approfondire? Che cosa potrebbe essere utile per i lettori?
Questa serie di domande attanaglia le menti di tutti coloro che si dedicano alla scrittura, sia per diletto che per professione.
Si ha la sensazione che tutto sia stato già scritto, che niente sia originale e che tutte le strade siano state già battute. Ogni possibile argomento ci sembra banale e non meritevole di attenzione.
Ci si ritrova davanti allo schermo del pc, col cursore che lampeggia in alto sinistra e con le dita ferme, quasi paralizzate, incapaci diqualsiasi movimento sulla tastiera.
Gli occhi girano un po’ di qua, un pò di là, come se da qualche parte, nella stanza, ci fosse la soluzione al problema, ma poi ripiombano, stanchi a contemplare il bianco dello schermo.
Non mi dilungo oltre, d’altra parte la sindrome del foglio bianco è stata descritta più volte.
Si tratta di quel vuoto assoluto all’interno del cervello, dell’incapacità di sviluppare idee di qualsiasi tipo. Lo scrittore, si sforza, cerca l'illuminazione, quella scintilla che inneschi la vena creativa. L'ansia cresce, ma il foglio resta desolatamente vuoto.
Le cose si complicano quando esistono delle scadenze, quando il”capo” stressa perchè il cliente ha bisogno di quell’articolo o di quel post?
In questi casi non ci si può permettere di attendere l’illuminazione nè, tantomeno, l’ispirazione della Musa Calliope.
Esiste una soluzione?
Mi sono messo a rimuginare e mi sono chiesto:
E’ possibile creare una routine, un processo logico, che stimoli la creatività?
In fondo tutte le conoscenze sono già presenti nel nostro cervello, magari sparse alla rinfusa, non ordinate, ma presenti.
E allora perché non cercare di riordinare le idee? Perché non creare un flusso ordinato che possa aiutarci nella scelta degli argomenti da trattare?
E qui ritornano prepotenti le scoperte di Roger Sperry sul cervello umano.
Ve ne ho già parlato in diversi post e mi riprometto di affrontare l’argomento in maniera più dettagliata.
Sperry ha scoperto l’esistenza di due diversi emisferi del nostro cervello, quello destro deputato alla parte creativa e quello sinistro che si occupa della logica. In pratica essi agiscono come se fossero due cervelli distinti.
Alcuni di noi utilizzano più la parte destra e sto parlando dei creativi, degli artisti in genere, altri quella sinistra, logici, matematici, scienziati.
Come utilizzare, per i nostri scopi, tali nozioni?
Ho immaginato una specie di partita di tennis tavolo, un ping pong, tra i due emisferi.
Da un parte le conoscenze ben ordinate, dall’altra l’organizzazione creativa. Vi suggerisco il metodo che ne è scaturito. Non ho la pretesa di credere che questa possa essere una soluzione definitiva, ma nella mie esperienza ho capito che vale sempre la pena di provare, di sperimentare.
Non voglio aggiungere altre chiacchiere, passiamo ai fatti.
Il Metodo Creativo
Il metodo che vi suggerisco è composto da vari step.
#1 Strizzare il cervello
I creativi cercano l’ispirazione o meglio attendono con fiducia che essa arrivi. Ognuno ha il suo metodo. Chi cerca di distrarsi, chi si mette a pensare in luoghi atipici come può essere un ristorante o la palestra, chi si rinchiude in un personale “pensatoio”.
Anche i momenti della giornata in cui cercare l’ispirazione sono i più variegati. Alcuni sono più produttivi all’alba, altri sono animali della notte.
Tali metodi possono essere efficaci, ma per niente produttivi. A volte abbiamo poco tempo per consegnare “un pezzo” per cui dobbiamo accelerare il processo creativo.
Come fare?
Questo il mio suggerimento:
Prendete un foglio bianco, disegnate un cerchio al centro e da esso tracciate tante linee. all’estremità di ognuna di essa scrivete la prima cosa che vi viene in mente . Il passo successivo è quello di trovare delle attinenze fra le varie parole. Cerchiate con un pennarello le parole per le quali esiste un legame.
A questo punto prendete un nuovo foglio e disponete le parole cerchiate in colonna. In pochi minuti avrete a disposizione diversi argomenti da trattare.
# 2 La Scelta
A questo punto dovete scegliere quale argomento vi sembra più interessante, quale potrebbe incontrare il favore dei lettori. Stilate una vostra personale classifica.
Dopo aver scelto l’argomento che vi sembra migliore, passata alla seconda fase.
3 # Il lavoro di ricerca
La ricerca è importante, essa serve a voi per ampliare le conoscenze riguardo un certo argomento e ai vostri lettori che disporranno di un post accurato e di valore.
Ulteriore considerazione.
E’ difficile trovare argomenti del tutto nuovi, per cui quasi sicuramente affronteremo dei topics già trattati da altri. E’ importante, quindi aggiungere cose nuove, cambiare il punto di osservazione, fornire approfondimenti e questo può essere fatto solo attraverso un certosino lavoro di ricerca.
4 # Un pizzico SEO
A questo punto abbiamo l’argomento del nostro post. Non guasta aggiungere un pizzico di SEO. In che modo?
SEO sotto forma di ricerca di parole chiave. Il nostro obiettivo sarà quello di determinare le keyword più performanti, quelle che dare in pasto ai motori di ricerca per determinare il miglior posizionamento.
Esistono molti tools che svolgono, con precisione questo compito. Per la maggior parte essi sono a pagamento. L’investimento sarà utile per un’azienda, ma per un blogger freelance un po’ meno.
La risorsa gratuita per eccellenza è il Google Keyword Planner . Altri strumenti da testare sono i seguenti:
- SERPs Keyword Research Database (free)
- Keyword.io (free)
- Ubersuggest (free)
- Moz Keyword Explorer (limited free version / paid)
- Keyword Studio (paid)
Leggi anche: Come ottenere più visite al tuo blog senza SEO
Da questo momento in poi la routine da seguire è quella standard.
- Scrivere un post di almeno 1200 parole;
- Inserire dei contenuti visuali accattivanti;
- Rendere leggibile il testo con un’efficace formattazione
- Revisionare il testo per evitare la presenza di errori sintattici o grammaticali;
- Inserire link interni ed esterni
- Collegare il contenuto ai profili Social;
- Inserire delle CTA.
Se volete approfondire questi ultimi argomenti vi invito a leggere:
Come scrivere il post perfetto [Infografica]
Conclusioni
Nel post ho cercato di rappresentare un metodo per trovare, in maniera rapida, gli argomenti oggetto del nostri articoli. Il processo che ho immaginato e che io stesso applico è incentrato su una specie di brainstorming personale. Sforzare il cervello e rappresentare i risultati su uno schema molto simile a una mappa mentale. Questo metodo è valido perché da esso ricaviamo più risultati. Lo sforzo, iniziale di concentrazione produrrà diversi argomenti possibili, i quali saranno oggetto dei nostri prossimi post
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