Come si diventa un leader
A lezione di leadership
# 1 La reputazione sociale e gli studi del professor Sadato
Gli studi del professor Norihiro Sadato hanno portato l'evidenza che l'acquisizione di una buona reputazione attiva lo stesso circuito neuronale delle ricompense monetarie.
Tali studi sono stati effettuati analizzando, attraverso la risonanza magnetica funzionale, le aree cerebrali che si attivavano in caso di ricompense sociali e monetarie.
Il team di Sadato ha riscontrato che una buona reputazione, elogi sinceri, erano in grado di attivare le stesse aree cerebrali delle ricompense in denaro.
Un buon leader conosce questo meccanismo, pur non avendo studiato Sadato e sa che elogiare i propri collaboratori equivale a ricompensarli.
# 2 La dissonanza cognitiva e l'effetto coerenza
La risposta fu negativa per l'83% degli intervistati.
Era entrato in funzione il meccanismo della dissonanza cognitiva che è la differenza tra la realtà delle cose e di come le percepisce il nostro cervello.
Questa volta l'invito fu accolto dalla gran parte delle persone.
Agli stessi intervistati che avevano accettato di mettere l'adesivo fu chiesto di mettere il grande cartello in giardino.
# 3 L'intelligenza emotiva
# 4 Le pause intelligenti
Il mito del leader instancabile che prosegue ininterrottamente a lavorare per 14 o 15 ore al giorno è sorpassato, ma probabilmente anche poco reale.
D'altra parte restare concentrato sulle nostre attività in un'epoca in cui le distrazioni sono notevoli è difficile.
Smartphone, notifiche, social portano via energie e tempo alla maggior parte di noi.
Un buon leader cerca di padroneggiare i tempi morti rendendo produttive le pause.
Niente social, niente serie tv, ma attività come la meditazione, yoga o anche sorseggiare un buon tè o fare una passeggiata immerso nella natura.
# 5 Pensare in grande
I leader pensano in grande e si pongono obiettivi ambiziosi.
Una ricerca della California University ha messo in evidenza come coloro che avevano obiettivi con un tasso di rendimento più elevato ottenevano migliori risltati rispetto a coloro che fissavno obiettivo meno performanti.
# 6 La comunicazione non verbale. Il linguaggio del corpo
L'utilizzo del linguaggio del corpo con cui trasmettiamo la maggior parte delle informazioni è una delle caratteristiche che contraddistinguono un leader.
Questa è una peculiarità che conosciamo bene perchè è quella che ci fa individuare in un gruppo colui che ha le redini del potere.
I sociologi e gli psicologi da sempre hanno cercato di individuare le caratteristiche non verbali dei leader e hanno scoperto che chi ha la caratteristica del capo è poco incline al sorriso perché sorridere comunica sottomissione.
I leader non si muovono molto. Stare fermi , non agitarsi, comunica il pieno controllo della situazione caratteristica di un capo.
Una stretta di mano decisa, potente è un'altra peculiarità di chi detiene le leve del comando
# 7 La comunicazione verbale
Un leader è un grande oratore, padroneggia alla perfezione il lingaggio verbale in tutte le sue sfumatute.
La parola è potente come ci insegnano i grandi retori del passato greci e latini che coltivavano questa abilità.
La capacità comunicativa afferma un leader, lo fa percepire tale dai collaboratori. Le persone con grandi capacità comunicative hanno un maggior seguito
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# 8 La felicità porta il successo
Siamo portati a pensare che raggiungere il successo sia la chiave per essere felici. Gli studi, però ci dimostrano il contrario.
Essere felici, soddisfatti, grati e appagati sono gli ingredienti giusti per il successo professionale e non solo.
Avere un atteggiamento nella vita per cui solo il raggiungimento di un obiettivo è foriero di felicità è sbagliato.
Il giusto atteggiamento è quello di essere felici, soddisfatti della nostra attuale situazione; ciò ci metterà nella condizione migliore per avere successo ed essere dei leader apprezzati.
# 9 L'Immaginazione al potere
Un altro segrto dei leader è di essere dei visionari. I capi per eccellenza hanno una visione precisa di quello che vogliono raggiungere. A volte vivono nella loro immaginazione il futuro che intendono raggiungere, fanno piano su eventi che sono lontani dal realizzarsi.
un esempio su tutti è quello di Napoleone. Bonaparte fin dalla giovinezza, quando la sua ascesa al potere sembrava impossibile, pianificava quelle che sarebbero state le sue conquiste. Egli tracciava piani particolareggiati immaginando come si sarebbe comporatto in talune stuazioni che poi visse per davvero.
# 10 Investire sui valori
Un leader ha dei valori in cui crede, da cui non si discosta mai e che segue senza deroghe ed eccezioni.
Come disse Sherlock Holmes:
Se c'è un'eccezione vuol dire che non c'è una regola.
I leader non fannno eccezione i propri valori vengono seguiti sempre e comunque
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