Quali circostanze ci condizionano e modificano il nostro comportamento?
Il libero arbitrio è un'illusione; le persone scelgono sempre la via che percepiscono di maggiore piacere. Scott Adams
Gli studi di Burrhus Skinner sul comportamento umano
“Dire che un rinforzo è subordinato a una risposta può non significare altro che seguire la risposta. Può seguire per qualche connessione meccanica o per la mediazione di un altro organismo; ma il condizionamento avviene presumibilmente a causa della sola relazione temporale, espressa nei termini dell'ordine e della vicinanza della risposta e del rinforzo. Ogni volta che presentiamo uno stato di cose che è noto per rafforzare una data pulsione, dobbiamo supporre che abbia luogo un condizionamento, anche se non abbiamo prestato attenzione al comportamento dell'organismo nel fare la presentazione."
BF Skinner, “La superstizione nel piccione”
La psicologia si è interrogata a lungo per cercare di stabilire quali siano le condizioni che condizionano il nostro comportamento.
Gli studi del prof Skinner hanno portato come risultato al concetto di condizionamento operante, un sistema che guida le nostre azioni basato su ricompense e punizioni.
Cerchiamo di capire bene i risultati delle ricerche di Skinner. Secondo il professore di Harvard, il nostro comportamento è sì una risposta a stimoli che vengono dall’esterno, ma anche dovuto a un sistema cosiddetto di rinforzo basato su punizioni e ricompense.
Rinforzi e punizioni
I rinforzi possono essere sia positivi che negativi. Un rinforzo positivo è quello che determina una ricompenstimoli predeterminati.
Cosa sono i rinforzi negativi?
Una certo comportamnto può essere anche la risposta a un disagio o a un dolore. Pensiamo a quando soffriamo per un pervicace mal di denti, l’azione di prendere l’antidolorifico è automatica e atta alla cessazione del dolore. Si tratta di un tipico esempio di rinforzo negativo.
Le punizioni
Tutti sono infelici perché tutti hanno paura di proclamare il loro libero arbitrio. Fëdor Dostoevskij
Oltre ai rinforzi, positivi o negativi che siano, un’altra risposta al comportamento umano è determianto dalle punizioni.
Anche le punizioni, così come i rinforzi, possono essere positive o negative.
Una punizione ha lo scopo di evitare un certo tipo di comportamento.
Il carcere è una punzione di tipo positivo. Un criminale che commette un reato va in prigione. Lo spettro della punizione dovrebbe disincentivare il comportamento delittuoso.
Sottrarre qualcosa a cui si tiene è tipico della punizione negative. Non far giocare un adolescente alla PlayStation a seguito di un brutto voto a scuola è uno degli esempi più calzanti di tale tipo di punizione
Dalla teoria alla pratica
I concetti espressi da Skinner, a prima vista possono sembrare del tutto scontati, ma in realtà vediamola loro applicazione giornaliera in svariati ambiti.
La scuola
Uno studente che viene premiato al raggiungimento di un determinato obiettivo.
Il lavoro
Bonus o benefit concessi ai dipendenti se raggiungono determinati risultati.
Le relazioni
Serate romantiche programmate come rinforzo della relazione.
Affari
Benefit ai clienti che rispondono a un sondaggio o se condividono sui social i post dell'azienda.
Genitorialità
Come dicevamo prima, limitare l’accesso allo smartphone o ai videogiochi in caso di cattivo rendimento a scuola
Crescita personale
Piccole ricompense ogni volta che viene eseguito un certo compito.
Dopamina e ricompense
Il meccanismo delle ricompense può essere anche molto pericoloso. Sappiamo che è la dopamina la sostanza che viene secreta dal nostro cervello quando otteniamo una ricompensa. Il cervello è affamato di dopamina e non fa distinzioni far buone o cattive abitudini.
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La dittatura della tecnologia
Il suono della notifica dello smartphone che ci avvisa del nuovo messaggio Whatsapp o del like che ha ricevuto il nostro post su Instagram o Facebook ci fa sospendere le nostre attività per farci correre a impossessarci del telefono e dargli uno sguardo. Un accumulo di dopamina che ci fa sentire bene, ma che danneggia la nostra produttività.
Il pericolo dello smart working
Soprattutto in questo lungo periodo di smart working abbiamo assistito a un ulteriore comportamento di rinforzo, assolutamente deleterio per la nostra salute. Per far cessare il dolore o la noia del lavoro, in molti si sono lanciati sul cibo.
Le sospensioni dal lavoro sono state continue, con a volte abuso di caffè, te, biscotti e altre cibarie che hanno destabilizzato la salute di molti.
Un comportamento manipolato
Ne possiamo essere consapevoli, o meno, ma i nostri comportamenti sono regolamentati tutti dai due aspetti della ricompensa e della punizione.
Siamo tutti convinti di avere il pieno controllo delle nostre azioni, che siamo pienamente consapevoli di esse e di essere in grado di controllarle. In realtà, il condizionamento operante, così ben descritto e studiato da Skinner, ci fa comprendere come le nostre azioni siano guidate dall’ambiente circostante e da un complesso sistema di ricompense e punizioni.
Un’arma questa ben conosciuta dagli esperti di marketing che l’adoperano per condizionarci in maniera silenziosa. Prendere coscienza di alcuni di questi comportamenti automatici, rafforzerà la nostra forza di volontà e contribuirà alla nostra crescita personale.
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Fonti
Articoli accademici del prof Skinner
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